Pamela Busonero, Psicologa e Psicoterapeuta

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Ansia e dolori muscolari. C’è correlazione?

da | Nov 13, 2019 | Disturbi Psicosomatici, Le varie forme dell'ansia | 7 commenti

Ansia e dolori muscolari.

Tra i sintomi dell’ansia, uno molto comune, sebbene a volte sottovalutato, è il dolore muscolare. Spesso si rivolgono a me persone che, dopo aver effettuato vari esami e accertato che non c’è niente di patologico a livello fisico, hanno diversi dolori muscolari.

Lavorando sulla componente ansiosa le stesse persone scoprono che, diminuendo l’ansia, diminuiscono anche i dolori.

Soffrire d’ansia oggi è una condizione molto diffusa, spesso la vita frenetica ci porta a non fermarci mai ad ascoltare ciò di cui nel profondo avremmo bisogno. In più anche eventi esterni potrebbero compromettere la nostra serenità.

Per un motivo o per un altro potresti essere quindi esposto all’ansia senza rendertene conto, senza capire cosa ti sta succedendo.

L’ansia è un campanello di allarme che ci sta dicendo che qualcosa nella nostra vita non sta andando nella direzione giusta. Se non lo ascoltiamo si ripresenterà in maniera più invalidante, a volte proprio attraverso il corpo ed i dolori fisici.

Se ti sta succedendo proprio questo ti sarai reso conto che anche le azioni apparentemente più naturali (come per esempio camminare) possono risultare difficili, se non addirittura invalidanti.

Molte azioni che prima risultavano di routine adesso potrebbero presentarsi come un vero e proprio ostacolo.

Anche se sai che razionalmente non è così, la sensazione è talmente forte da paralizzarti, e comincerai a pensare di avere qualcosa di grave, nonostante abbia già fatto tutti i controlli possibili.

La bella notizia è che da questa condizione si può uscire, ci sono molti percorsi terapeutici che lavorano proprio su queste componenti.

Sintomi fisici dell’ansia

Gli stati d’ansia non generano solamente sintomi a livello emotivo, ma spesso provocano dolori a livello fisico. Quindi, se sei in uno stato di ansia, potresti provare irrequietezza, instabilità, perdita di concentrazione, palpitazioni, sudorazione, disturbi del sonno e contemporaneamente sentirti affaticato con dolori sparsi in tutto il corpo. Soprattutto negli attacchi di panico, la stanchezza potrebbe sentirsi anche nei giorni successivi anche se, apparentemente, il ‘pericolo’ è passato.

I sintomi più comuni sono:

  • Tensioni muscolari,
  • tremori,
  • formicolii alle mani, ai piedi ed intorno alla bocca,
  • dolore o bruciore alle gambe,
  • dolore o bruciore alle braccia,
  • dolori articolari diffusi,
  • dolori intercostali,
  • sensazione di oppressione al petto,
  • disturbi respiratori,
  • fastidi gastro-intestinali,
  • nausea.

Vorrei inoltre precisare che questi dolori non sono dati da un malfunzionamento a livello organico. Non è possibile auto-diagnosticare un disturbo d’ansia: per prima cosa è importante escludere tutte le cause fisiologiche facendosi prescrivere dal proprio medico di base le analisi necessarie. Il passaggio successivo sarà contattare uno psicoterapeuta esperto e capire la causa psicologica di tale disturbo.

Cosa fare per combattere i dolori fisici legati all’ansia

  1. Psicoterapia. Quando i sintomi fisici dell’ansia si intensificano è bene rivolgersi ad uno specialista per analizzare nel profondo cosa sta succedendo e capire il fine secondario dei dolori. L’errore è quello di fare auto-diagnosi e di cercare una soluzione fai-da-te. Un bravo psicoterapeuta ti saprà indicare la strada corretta da percorrere.
  2. Tecniche di rilassamento, di respirazione e yoga. È bene affiancare un percorso psicoterapico con la meditazione, il rilassamento e un buon corso di yoga. Inoltre imparando a respirare con il diaframma e a pieni polmoni la mente si placa e il cervello riceve più ossigeno. in questa pagina potrai trovare un audio-guida che ti aiuterà a rilassarti.
  3. Attività fisica. Comprendo che questo potrebbe sembrare un controsenso e potresti chiederti “ma come faccio a fare attività fisica se ho dolori nel corpo!”. L’attività fisica rilascia endorfine, utili nella gestione dell’ansia. Quindi, se il dolore è molto intenso, potresti fare qualche piccolo esercizio di stretching da casa, magari seguito da qualche passeggiata fuori. Puoi ascoltare il tuo corpo, nel rispetto e senza sforzo. Ma ti assicuro che troverai grandi benefici, soprattutto a lungo andare.
  4. Alimentazione sana. Evita l’uso di caffè, cioccolato e bevande alcoliche, perché potrebbero intensificare lo stato ansioso. Limita l’assunzione di carne e accompagna sempre i pasti con verdure di stagione.

EMDR e ansia

L’EMDR è una tecnica breve psicoterapeutica che integro nel percorso terapeutico, che serve a ricercare la causa profonda dell’ansia, a lavorare sui ricordi, sulle convinzioni disfunzionali negative e sui sintomi fisici che portano ad avere questo tipo di disturbo. Per saperne di più puoi leggere questo articolo.

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Dott.ssa Pamela Busonero

Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21

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7 Commenti

  1. Erika

    Salve gli attacchi panico e ansia possono dare addome e schiena contratto tipo contrazioni

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  2. Claudio

    Bruciore alle gambe mal di collo e sensazione di stanchezza e sensazione di giramenti di testa

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  3. Filippo

    Dott.ssa Busonero, stanchezza muscolare e lievi dolori alle gambe e braccia con tensione muscolare e dolori ai glutei con bruciore nel sedermi, l’ansia lo può provocare?

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    • Pamela Busonero

      Buongiorno, non posso diagnosticare senza visitarla. La prima cosa da fare è comunque escludere tutte le cause fisiche. Se a livello fisico è tutto ok, è possibile che ci sia qualcosa di psicosomatico.

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  4. Nadia Gallo

    Buongiorno, io per l’ansia e per dormire prendo 6 control al giorno da 1 mg.Poi sono in cura con antidepressivi ,essendo una persona molto sensibile.Da qualche mese appena sento aria e anche a prescindere dal vento,accuso dolori muscolari, potrei passare al control da 2,5, essendo soggetta a stress,e a disturbo post-traumatico da covid? La ringrazio.Nadia

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    • Pamela Busonero

      Buonasera, per i cambi terapia farmacologica è opportuno rivolgersi direttamente al medico che la sta curando

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