Disturbo d’Ansia Generalizzato
Cos’è il Disturbo d’Ansia Generalizzato
La parola ansia deriva dal latino “angere” e significa “stringere”, infatti la persona che ha questo tipo di disturbo si sente spesso “stretta”, soffocata.
Il Disturbo di Ansia Generalizzato è accompagnato da varie sensazioni spiacevoli tra cui paura, apprensione, eccessiva preoccupazione e il continuo rimuginare su svariati argomenti, tra cui quello di come fare ad uscire da questo meccanismo.
La persona avrà difficoltà a controllare l’inquietudine (“il pensiero và per conto suo… non riesco a controllarlo”) e, più proverà a scacciare i problemi, più questi si stabilizzeranno nella sua testa. L’ansia è seguita spesso da stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità e disturbi del sonno.
Tipi di ansia
Esistono due tipi di ansia: una fisiologica e una patologica.
La prima è naturale e serve a proteggere l’individuo.
È il caso per esempio, di una persona che deve affrontare qualcosa a cui tiene molto. Se Mario ha un colloquio di lavoro probabilmente qualche ora prima comincerà a sentire una leggera inquietudine, il cuore batterà più velocemente e potrebbe avere la sensazione di avere la testa vuota. Appena si troverà i responsabili del lavoro davanti, l’ansia pian piano si placherà, Mario risponderà a tutte le domande e la nebbia che sentiva inizialmente non sarà più un problema. In questo caso l’ansia è stata utile per tenere Mario concentrato. Se non ci fosse stata, probabilmente non avrebbe avuto la motivazione per superare una prova a cui teneva molto.
Caso diverso se si parla di Ansia Patologica (Disturbo di Ansia Generalizzato). Essa porta insicurezza e sofferenza. È la risposta ad un grande disagio interiore che genera malessere e vulnerabilità emotiva. Se si cronicizza porterà ad una bassa autostima e alla tendenza a chiudersi verso sé stesso e verso il mondo esterno. È il caso in cui si percepisce una continua sensazione di allerta anche quando il pericolo non c’è (per approfondire leggi qui).
L’ansia Patologica è un campanello d’allarme che ci comunica che il nostro corpo sta vivendo una situazione che non riesce più a gestire, anche se la persona ormai non ha più il controllo su di essa e non riesce a capire quale sia l’oggetto del suo malessere. Necessario sarà quindi rivisitare la propria storia con occhi diversi.
Come si manifesta
Il Disturbo di Ansia Generalizzato si presenta spesso con tensione muscolare, tremori, contratture o dolori muscolari. Sono coinvolti diversi sistemi:
Sistema fisiologico. Sentendosi in costante pericolo, il corpo si prepara ad una reazione di emergenza: aumenta la pressione del sangue, i battiti cardiaci, la sudorazione; si abbassano le difese immunitarie e le funzioni digestive; i muscoli diventano tesi (a lungo andare questo provoca dolori fisici) e si percepisce dolore al petto.
Sistema cognitivo. Pensieri disturbanti e catastrofici sulla situazione attuale (“non ho il controllo”, “sono in pericolo”, “il mondo mi è ostile”, “sono inadeguato”, etc…)
Sistema emotivo. I sentimenti più comuni dell’ansia generalizzata sono preoccupazione, paura e apprensione.
Sistema comportamentale. I comportamenti, spesso involontari, tipici dell’ansia generalizzata sono: evitamento, attacco o paralisi.
Sintomi
Sintomi cognitivi
- sentirsi sul filo del rasoio;
- paura di morire;
- paura di impazzire;
- paura di non riuscire ad affrontare le situazioni;
- difficoltà di concentrazione;
- sensazioni di testa vuota;
- difficoltà di addormentamento;
- paura di perdere il controllo;
- irritabilità;
- risposte esagerate di allarme.
Sintomi somatici
- dispnea e sensazioni di soffocamento;
- tachicardia;
- tremori;
- bocca asciutta;
- tensione e dolenza muscolare;
- palpitazioni;
- vertigini o sensazioni di sbandamento;
- sudorazione;
- mani fredde;
- nausea;
- diarrea;
- vampate di calore;
- brividi;
- disfagia (nodo alla gola).
Serve sempre una terapia per superare un Disturbo di Ansia Generalizzato?
È necessario intervenire con una Psicoterapia quando i sintomi dell’ansia compaiono spesso e per tanto tempo, e quando questo disturbo comincia a limitare la qualità della vita.
A volte per paura di provare ansia (si parla di ansia anticipatoria) si evita di fare azioni che non riteniamo indispensabili, ma cominciando ad evitare, pian piano la persona si troverà chiusa in casa senza sapere il motivo effettivo. Prima di arrivare a questo punto è indispensabile intervenire e rivolgersi ad un bravo Psicoterapeuta esperto nella gestione dell’ansia. Il lavoro psicoterapeutico ha l’obiettivo di aiutare la persona a gestire meglio le situazioni gestite con ansia ed a trovare una modalità più adattiva per vivere serenamente. Inoltre la tecnica EMDR può aiutare la persona a trovare la causa del malessere, superare profondamente il disturbo di ansia e trovare le risorse che consentono un maggiore equilibrio.
Leggi anche: Il sistema in 8 passi per imparare a riconoscere e gestire l’ansia
Dott.ssa Pamela Busonero
Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21
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