Il Cuore nel Training autogeno
Terzo esercizio (serie dei complementari): Cuore nel training autogeno
Come in tutti gli altri esercizi, si tenga sempre presente che si può tranquillamente interrompere la pratica in qualsiasi momento passando direttamente all’esercizio di ripresa.
I due esercizi precedenti – quelli fondamentali, cioè pesantezza e calore – riescono già da soli a produrre una buona “commutazione” e, quindi, un sensibile smorzamento di alcune sintomatologie, che talvolta possono anche venire completamente abbattute.
Le sensazioni di calma, pesantezza e calore, già presenti all’inizio di questo esercizio, vengono trasmesse anche al sistema cardiovascolare grazie al rilassamento totale del corpo ed alla conseguente dilatazione dei vari vasi sanguigni.
Si ottiene così una migliore irrorazione dei vari organi ed un maggiore apporto di ossigeno al cuore stesso.
È bene ricordare che il presente esercizio è per alcuni esperti abbastanza discutibile in quanto è quello che, fra tutti, causa il maggior numero di effetti collaterali, comunque assai rari e non pericolosi.
In ogni caso quello del “Cuore” è un’ esercizio che la persona non affiancata ad uno psicologo può tranquillamente saltare e passare direttamente al “respiro ”.
Esecuzione
La frase, che come in ogni esercizio va formulata per cinque-sei volte ad inizio espirazione dell’aria dai polmoni, è la seguente: “IL MIO CUORE BATTE CALMO E REGOLARE”, oppure “IL MIO CUORE PULSA CALMO E REGOLARE”.
Praticando il Training Autogeno ci si accorge di come il nostro corpo risponde facilmente alle nostre frasi di auto-convincimento.
Fra tutti gli organi il più sensibile alle varie formule è per l’appunto il cuore ed il sistema circolatorio.
Si impara così anche nella vita quotidiana ad evitare le varie espressioni del comune linguaggio come: “Mi si stringe il cuore”, “ho il cuore in gola”, “ho il cuore spezzato”, “Cuore amaro”, ecc..
Una volta eseguito l’esercizio si passa a quello seguente: Il respiro nel Training autogeno.
Nel caso, invece, si voglia portarlo a termine e non proseguire con il T.A. occorre passare all’esercizio di ripresa.
Dopo aver formulato la frase di induzione alla pulsazione potrete ripetere (una, due, tre volte) in qualsiasi momento, in questo esercizio ma anche in quelli successivi, “io sono perfettamente calmo”, o “io sono perfettamente calmo e rilassato”, o “io sono perfettamente calmo, tranquillo e disteso”.
Dott.ssa Pamela Busonero
Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21
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