Pamela Busonero, Psicologa e Psicoterapeuta

  1. Home
  2.  » 
  3. Disturbi Psicosomatici
  4.  » Significato psicologico dell’Insonnia

Significato psicologico dell’Insonnia

da | Giu 7, 2018 | Disturbi Psicosomatici | 0 commenti

Cos’è l’insonnia

L’insonnia è un disturbo che riguarda sia la quantità che la qualità del sonno.

Per molte persone questo disturbo può essere un vero problema, poiché non dormire la notte ha un effetto invalidante sulle attività giornaliere.

Una attuale ricerca ha dimostrato che circa il 20% degli italiani ne soffre, mentre il 30% soffre di insonnia cronica. La stessa ricerca dimostra che più di 7 milioni di persone usano sonniferi o tranquillanti per addormentarsi.

Le alterazioni subite dal sonno possono essere sia di natura quantitativa che qualitativa. Premetto che la durata del sonno è soggettiva: alcuni individui hanno bisogno di dormire molto tempo (dormitori lunghi), altri necessitano di dormire poco (dormitori brevi). Ci sono anche quelli che hanno bisogno di addormentarsi molto presto (allodole) e quelli che, invece, vanno a letto molto tardi (gufi). In tutti questi casi non è presente alcuna patologia, perché durante il giorno il soggetto riesce a mantenere alto il livello di vigilanza.

L’insonnia si caratterizza per uno scarso riposo e questo compromette il funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. Tutto ciò crea disagio alla persona, che avrà la sensazione di non aver riposato e di svegliarsi ancora più stanco di quando è andato a dormire.

Principali tipi di insonnia

  • insonnia legata al problema dell’addormentamento
  • insonnia collegata al risveglio mattutino precoce
  • insonnia legata ai risvegli notturni
    Essa può essere transitoria (che dura qualche giorno), breve (fino ad un mese) o cronica (più di un mese).

Quali possono essere le cause dell’insonnia

Le cause sono quasi sempre di natura psicologica, ma prima di affermare ciò è necessario andare dal medico curante ed assicurarsi non non avere patologie organiche, come ipertiroidismo o problemi digestivi.

Recentemente è stato dimostrato che la causa principale dell’insonnia è attribuibile allo stress per il 23,7% dei casi, all’ansia per il 2,4% e alla depressione per il 6,4%.

Insonnia e psicosomatica: il significato

Come molti sintomi, anche l’insonnia è un campanello di allarme che ci sta dicendo che qualche cosa nella nostra vita non sta andando nel verso giusto.

Bisognerebbe quindi fermarci un attimo e capire cosa sta succedendo in questo periodo. È importante ribaltare tutto e comprendere a fondo che il problema non è l’insonnia: essa è solo un modo per permetterci di trovare una soluzione.

E qui si capisce che “massacrarci” di tranquillanti non è la strada giusta per eliminare il disturbo. Anzi, il corpo in questa maniera capisce solamente che ha bisogno di un aiuto esterno, quando invece, per stare bene veramente, basterebbe comprenderne il vero significato.
Vediamo qui di seguito qualche esempio

Ansia e paura di perdere il controllo

Il corpo è iper-attivato dai sintomi legati al disturbo d’ansia e rende impossibile il sonno. Il tutto potrebbe essere incentivato dalla paura di lasciare il controllo per una scarsa fiducia nelle proprie potenzialità. La notte da sempre porta smarrimento e amplifica le preoccupazioni, tutto sembra più grande.

Passioni bloccate

Un’altra causa dell’insonnia potrebbe essere dovuta ad una vita quotidiana priva di interessi e passioni.

In queste vite si temono le emozioni. Il soggetto ha molte potenzialità che vorrebbero essere espresse, ma in questo momento sono bloccate.

È come se l’energia vitale rimanga in sospeso ed il corpo stesse dicendo “hai tante energie che non stai sfruttando, perché mai dovrei riposare?”. In questo caso rinnovare gli interessi, limitare le attività noiose, ritagliarsi uno spazio per la creatività, seguire i propri desideri sarebbe un buon modo per ascoltare il messaggio del disturbo.

Paure inconsce

Durante la notte il silenzio e il buio prendono il sopravvento. I sensi danno spazio al nostro mondo interiore. Potrebbe sopraggiungere il timore di entrare in un universo non familiare. Ciò che è sconosciuto fa paura. Questo significa che la persona potrebbe aver perso di vista la propria dimensione interiore.

Continuare l’attività del giorno

Ci sono casi in cui, durante la giornata, abbiamo fatto un’attività particolarmente piacevole. In questo caso il cervello, organo che non riposa mai, non vuole fermare l’attività mentale e mettere da parte l’evento appena passato.

Tentativo di rielaborare eventi spiacevoli o traumatici

Questo succede soprattutto durante i risvegli notturni. Il soggetto probabilmente è stato vittima di un evento molto stressante che non è riuscito ancora a rielaborare. La nostra mente, che è portata all’auto-guarigione, cercherà di comunicarci qualche soluzione per fronteggiare il problema e trovare l’equilibrio interiore.

Ansia di affrontare una nuova giornata

Questo tipo di ansia si farà presente coi risvegli mattutini precoci. In questo caso la persona si troverà sveglia molto presto, focalizzata sugli impegni di tutta la giornata. È quindi il tentativo della nostra mente di riprendere il controllo il prima possibile.

Cosa fare in caso di insonnia

Controllo medico

Parlare col medico è indispensabile per capire se questo disturbo potrebbe essere legato a patologie organiche, come problemi alla tiroide, alle surrenali, al sistema digestivo o endocrino.

Consapevolezza

Dopo aver appurato che l’insonnia non dipende da cause organiche, bisognerà in tutti i modi capire qual’è il messaggio personale che questo disturbo vuole comunicarci. Nel paragrafo precedente ho scritto qualche esempio, ma ogni persona è diversa, non c’è una chiave che va bene per tutti. Il nostro corpo sa quello che vuole, è che spesso non lo ascoltiamo.

Tecniche di rilassamento

Se il problema è legato alla fase di addormentamento è necessario imparare alcune tecniche per rilassarsi, come respirazione, training autogeno, etc. Sono tutte tecniche molto soggettive, è bene provarne più tipi per capire quella più adatta alle nostre esigenze.

Risolvere le problematiche

Chi si sveglia durante la notte dovrà capire quali sono le problematiche irrisolte e portarci l’attenzione. Potrebbero riguardare eventi di vita quotidiani o conflitti più profondi.

Rivolgersi ad un professionista

Un professionista del settore (psicologo, psicoterapeuta, etc..) potrebbe essere utile per comprendere ciò che ancora la persona non è riuscita a capire di se stessa, anche interpretando qualche sogno.

Pratica Yoga o corsi di rilassamento

Questi permettono alla persona di “staccare” per un pò la testa dai pensieri, dalle preoccupazioni. Danno degli strumenti concreti per imparare a respirare correttamente e a lasciarsi andare.

Segui uno stile di vita sano
Fai sport, ma evita di farlo nelle ore serali
Fai una doccia calda prima di andare a letto

In questo modo i muscoli si rilassano e il sonno tranquillo viene stimolato.

Cosa non fare in caso di insonnia

È sconsigliato l’utilizzo di sonniferi dove non ci sia una precisa necessità.

L’utilizzo di farmaci ipnotici può creare dipendenza, amnesia, sonnolenza diurna, riduzione delle capacità cognitive.

Bere tanti caffè, soprattutto la sera.

È consigliato bere qualche caffè la mattina e nelle prime ore del pomeriggio.

Dormire durante il pomeriggio.

Il riposo pomeridiano potrebbe ostacolare l’addormentamento serale.

Utilizzare il computer/cellulare prima di addormentarsi.

Il pc rende più difficile il momento dell’addormentamento e peggiora il sonno. Meglio addormentarsi con un buon libro.

Evita cibi eccitanti, come la cioccolata e gli zuccheri composti.

Come ti senti dopo aver letto questo articolo?

Guarda i risultati!

Loading ... Loading ...
1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (2 voti, media: 5,00 su 5)
Loading...

Dott.ssa Pamela Busonero

Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21

Guarda su maps

0 commenti

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.