Isolamento sociale
Cos’è
L’isolamento sociale è una tecnica che viene spesso utilizzata da persone manipolatrici per avere il controllo totale sulle loro vittime. Questa tecnica mira a separare la vittima dai suoi legami sociali al fine di creare dipendenza emotiva e controllo esclusivo sulla vittima stessa.
Il manipolatore inizia gradualmente.
Durante la fase del love bombing, per esempio, il manipolatore può insinuare nella mente della vittima dubbi riguardo agli amici a lei cari, facendole erroneamente credere che non siano affidabili o che perseguano solo i loro interessi personali, minando così la fiducia nelle relazioni più significative.
Questo subdolo processo si estenderà nel tempo coinvolgendo progressivamente tutti gli altri legami affettivi, compresi familiari, colleghi e amici di una cerchia meno intima.
Con il passare del tempo, l’aggressore manipolativo potrebbe persino giungere al punto di vietare alla vittima qualsiasi contatto con il mondo esterno o di limitare drasticamente le sue interazioni sociali, generando un isolamento che amplifica il suo controllo distruttivo.
Cosa succede a livello profondo nella vittima
L’isolamento sociale ha gravi conseguenze sulla vittima.
È cruciale comprendere che queste tattiche manipolative minano la salute mentale e il benessere della vittima, creando una dipendenza emotiva che rende difficile sfuggire al ciclo di abuso.
Possono creare un senso di insicurezza, alimentare gelosie infondate.
La vittima verrà privata del sostegno e della prospettiva esterna che potrebbero aiutarla a identificare il comportamento manipolativo del partner.
La vittima può iniziare a sentirsi sola, impotente e dipendente dal manipolatore per ogni aspetto della sua vita. Questo, oltre a creare una forte dipendenza emotiva, creerà anche un senso di invalidazione delle proprie esperienze.
L’isolamento sociale può anche indebolire l’autostima e la fiducia della vittima. Senza il sostegno di amici e familiari, la vittima può iniziare a dubitare delle proprie capacità e del proprio valore.
Il manipolatore può alimentare questo senso di inferiorità, facendo sentire alla vittima che è fortunata ad avere lui o lei come unica fonte di supporto.
E qui il paradosso. La vittima potrebbe ritrovarsi a pensare: “Per fortuna ho lui, altrimenti sarei completamente sola.” Tuttavia, è fondamentale comprendere che questa solitudine è proprio il risultato delle manipolazioni sottili messe in atto dall’aggressore, senza che la vittima ne sia consapevole.
Dott.ssa Pamela Busonero
Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21
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