Minimizzare intenzionalmente
Minimizzare intenzionalmente
Nelle relazioni di coppia, ciò che rende unico il rapporto è l’empatia e il riconoscimento reciproco dei sentimenti e delle esperienze.
La relazione viene erosa quando questo non avviene. Una tecnica sottile, quanto distruttiva, di manipolazione è proprio la minimizzazione delle esperienze dell’altra persona.
Questa strategia, spesso impiegata nelle dinamiche di potere sbilanciate, come quelle caratterizzate dall’abuso narcisistico, mira a ridimensionare, sminuire o invalidare l’importanza dei sentimenti, delle esperienze o dei bisogni della vittima, minando così la sua autostima e percezione di realtà.
Cos’è il Minimizzare?
Il minimizzare avviene quando una persona, intenzionalmente o meno, riduce l’importanza o l’intensità dei sentimenti o delle esperienze altrui.
Esempi di ‘minimizzare’ sono:
- Come sei esagerata
- Sei troppo sensibile
- Quella cosa che hai subito (anche traumatica) non era poi così malvagia
- Possibile prendi tutto alla lettera?
- Ok, hai avuto una promozione sul lavoro, ma è stato un colpo di fortuna
- Non stai male, sei veramente esagerata
Cosa succede nella vittima
L’effetto è universalmente nocivo: la vittima si sente incompresa, isolata e, in ultima analisi, invalidata.
Gli effetti di questa strategia possono essere profondi e di lunga durata. Le vittime possono iniziare a dubitare della propria percezione della realtà, o possono interiorizzare la convinzione di essere eccessivamente sensibili o irragionevoli.
Questo deterioramento dell’autostima facilita ulteriormente il controllo emotivo e psicologico da parte dell’abusante, intrappolando la vittima in un ciclo di dipendenza, auto-dubbio e auto-svalutazione.
Riconoscere il Minimizzare
Riconoscere quando si è soggetti a minimizzazione è il primo passo cruciale verso la liberazione da questa dinamica tossica.
Alcuni segnali possono includere sentirsi costantemente invalidati, avere le proprie preoccupazioni o emozioni derise o ignorate, e notare una discrepanza tra le proprie percezioni emotive e le risposte altrui.
Strategie di Contrasto
Per coloro che si trovano in una situazione dove il minimizzare è una presenza costante, vi sono strategie per riaffermare la propria realtà e rafforzare l’autostima:
- Parlare con amici per validare le proprie esperienze. Condividere le proprie esperienze serve a ridimensionare il giudizio dell’aggressore e toglierli potere
- Affidarsi a una Rete di Supporto: Condividere le proprie esperienze gruppi di supporto può offrire una prospettiva esterna valida e confermare la legittimità delle proprie emozioni.
- Riconoscere il Proprio Valore: Ricordarsi che il proprio valore e le proprie emozioni sono validi indipendentemente dalla riconoscenza da parte di terze persone.
- Cercare Supporto Professionale: Un terapeuta o uno psicologo, specialmente esperti in relazioni tossiche e abuso narcisistico, possono offrire strumenti per navigare e superare queste dinamiche.
Dott.ssa Pamela Busonero
Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21
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