Pamela Busonero, Psicologa e Psicoterapeuta

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Sabotaggio e competizione

da | Lug 1, 2023 | Amore e disturbi di personalità | 0 commenti

Cosa sono


Il sabotaggio e la competizione sono due tecniche manipolative che possono causare gravi danni nella vittima all’interno di una relazione. Entrambe le strategie sono finalizzate a controllare, sottomettere e indebolire l’altra persona, spingendola a sentirsi insicura e inadeguata.

Il sabotaggio è un comportamento intenzionale mirato a ostacolare o danneggiare la vittima, minando la sua autostima e indebolendo la sua sicurezza.

Immagina una situazione in cui una persona vittima di sabotaggio si trova coinvolta in un progetto lavorativo importante. Il partner manipolatore, invece di offrire supporto e incoraggiamento, potrebbe adottare strategie sottili per minare il successo della vittima. Potrebbe, ad esempio, criticare costantemente le sue idee, sminuirne il valore o addirittura sabotare attivamente il lavoro svolto.

Potrebbe, per esempio, dirti ‘quel lavoro non fa per te, chissà quanti ostacoli incontrerai, etc..’

Nella competizione, il manipolatore crea un ambiente di competizione costante, spingendo la vittima a confrontarsi con gli altri.

Questo può accadere attraverso il confronto diretto o indiretto con altre persone, ad esempio facendo commenti su quanto gli altri siano migliori o più desiderabili.

Cosa succede a livello profondo nella vittima

Il Sabotaggio e competizione possono avere effetti devastanti sulla vittima.

Il sabotaggio mina l’autostima della vittima, facendola dubitare delle proprie capacità e del proprio valore. Le costanti critiche possono portare a una percezione distorta di sé stessi, alimentando un senso di inadeguatezza.

Possono aumentare i livelli di ansia, che si ripercuote sia a livello emotivo che fisico (se ti interessa leggi anche ‘sintomi somatici e abuso narcisistico‘). La paura di fallire o di essere costantemente giudicati può generare una tensione costante.

Inoltre essere sabotati frequentemente può portare ad uno stato depressivo. La vittima potrebbe sentirsi impotente, senza speranza e intrappolata in una situazione dannosa.

La competizione costante genera ansia, insicurezza e paura di essere sostituiti o abbandonati.

La vittima può iniziare a sentirsi inadeguata rispetto agli altri e adottare comportamenti disfunzionali nel tentativo di vincere la competizione. Questo tipo di dinamica può creare tensione e conflitti all’interno della relazione, causando danni emotivi significativi.

Inoltre, la vittima potrebbe diventare dipendente emotivamente dal manipolatore, cercando disperatamente di soddisfare le aspettative irragionevoli imposte da quest’ultimo.

https://www.youtube.com/watch?v=4G3fv4LfF9o&t=4s

 

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Dott.ssa Pamela Busonero

Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21

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