Sindrome dell’Impostore
Cos’è la sindrome dell’impostore.
Senti di non meritare i tuoi successi?
Senti che i tuoi successi sono dovuti al caso, mentre i tuoi insuccessi dipendono da te?
Non è solo una forma di insicurezza, ma una condizione mentale nominata ‘Sindrome dell’Impostore’.
Anche se non si tratta di un disturbo psicologico classificato nel DSM (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) è una condizione che affligge molte persone. Il termine ‘Sindrome dell’Impostore’ è stato identificato per la prima volta da due psicologhe americane (Pauline Clance e Suzanne Imes) che avevano osservato questo fenomeno in donne performanti, ma che non si sentivano all’altezza del proprio ruolo.
Quello che caratterizza questa sindrome è la sensazione di non essere mai all’altezza, sminuendo i successi ottenuti e attribuendoli a fattori esterni piuttosto che alla propria bravura.
La frase tipica di chi ha la sindrome dell’impostore è “è stata solo fortuna”. Spesso la persona ha paura che prima o poi gli altri scopriranno che non è poi così brava e che, al contrario, verrà scoperta.
In realtà la persona ha lavorato duramente per ottenere quei risultati.
Se ti riconosci in questa descrizione, questo articolo farà al caso tuo!
Ti riconosci nella sindrome dell’impostore?
Si?
Allora probabilmente sei una persona con ottime capacità, grande intelligenza e con un buon lavoro, con una grande esperienza alle spalle e tanti successi.
Probabilmente hai raggiunto ottimi successi anche nei tuoi studi e nei lavori passati.
Eppure, non credi in quello che fai.
Quasi sicuramente penserai che i risultati ottenuti siano solamente fortuna e che tutti potrebbero fare il tuo percorso.
Dentro di te c’è una parte che non crede in quello che fai, ti senti insicuro e pensi che prima o poi qualcuno ti possa scoprire.
Non sei in grado di metabolizzare i tuoi successi, ma dai molto peso agli insuccessi.
Convinzioni negative
Se soffri della Sindrome dell’Impostore, probabilmente avrai questi pensieri di te stesso:
- Ho uno scarso valore (soprattutto in ambito lavorativo),
- Sono un imbroglione e prima o poi qualcuno se ne accorgerà,
- Sono sbagliato,
- Non sono all’altezza della situazione,
- Sono inadeguato e incompetente rispetto al mio ruolo professionale,
- Mi hanno dato il posto perché non c’erano altri candidati,
- Ho una grande fortuna,
- Ho superato quel test perché era veramente facile,
- Chiunque al mio posto ce l’avrebbe fatta,
- Non merito di essere qui
Sintomi e caratteristiche
- ansia,
- convinzione di essere un impostore e quindi di ingannare gli altri,
- mania di perfezionismo,
- paura di essere smascherato,
- convinzione di non meritare i traguardi ottenuti e bisogno di sminuirli,
- paura di fallire,
- sensazione di non meritare i riconoscimenti come promozioni e avanzamenti di carriera,
- sentimenti depressivi,
- bisogno di sminuire i complimenti e imbarazzo di fronte a questi,
- scarsa autostima,
- senso di colpa per le proprie vittorie,
- mancanza di fiducia in se stessi,
- sindrome di auto-sabotaggio,
- confronto eccessivo con gli altri e la valutazione sarà sempre a proprio sfavore.
Possibili cause
Le cause potrebbero essere molteplici.
Una di queste potrebbe essere ricercata nell’esperienza familiare: i genitori di figli con Sindrome dell’Impostore potrebbero essere stati genitori molto critici, incapaci di amare per ciò che siamo (e non per ciò che facciamo).
Solitamente in queste famiglie si vede una mancanza di supporto emotivo, impossibilità di esprimere liberamente tutte le emozioni provate, conflittualità e competizione.
Chi ha avuto genitori molto critici, da grande tenderà a passare gran parte del tempo a dimostrare agli altri il proprio valore attraverso i propri successi. Nonostante i risultati che otterranno e i riscontri positivi di altre persone, probabilmente non riusciranno mai a sentirsi adeguati. L’euforia per l’ammirazione e la validazione degli altri durerà un tempo limitato, subito dopo arriveranno sentimenti di vergogna e sensazione di inutilità.
L’autostima dipenderà sempre da feedback esterni.
Non è detto però che tutte le persone che soffrono della Sindrome dell’Impostore abbiano avuto genitori ipercritici.
Soprattutto se senti questa sensazione da poco tempo probabilmente non è dipesa dalla famiglia, ma bisognerà cercare la causa in età adulta.
Altre cause potrebbero essere dovute alla società in cui viviamo, ad un posto di lavoro svalutante o troppo pretenzioso, a colleghi, amici o parenti che hanno bisogno di dimostrare di essere migliori svalutando o manipolando, e altro ancora.
Un buon percorso di psicoterapia ti aiuterà sicuramente a trovare la vera causa e sradicare il problema.
Quando in terapia arriva una persona con queste caratteristiche
Solitamente la persona che arriva in terapia, non arriva per superare la ‘Sindrome dell’Impostore’.
Arriva perché sente ansia, a volte perché soffre di insonnia (e poi capiamo che è data dalle varie preoccupazioni citate sopra), a volte perché ha un blocco psicologico e non riesce a superare un esame, un colloquio di lavoro o altro ancora. Altre volte ancora perché c’è una depressione. Insomma, la Sindrome dell’Impostore spesso accompagna altri sintomi: la persona è talmente convinta di questa caratteristica che non prende minimamente in considerazione l’idea di poterci lavorare.
Quando mi accorgo di avere di fronte una persona con queste caratteristiche e chiedo quali sono i suoi punti forti, essa non li riconosce, ma comincia ad elencarmi i punti deboli. Oppure usa frasi susseguite da un ‘ma’ (sono bravo ma…. conosco 8 lingue ma… sono il capo di un’azienda ma…. etc…).
Il primo esercizio che faccio svolgere per la settimana successiva è quello di chiedere ad alcuni amici fidati le loro caratteristiche positive.
Un errore che spesso si fa è quello di vedere noi stessi dall’interno: abbiamo presente i nostri dubbi e i nostri punti deboli. Chiedere come ci vedono gli altri serve invece a capire come appariamo da fuori. Spesso gli altri non vedono tutto quello che ci passa nella mente, ma solamente quello che appare veramente. E spesso appaiono proprio i nostri lati più belli: più di una volta le persone, rileggendo i pensieri degli amici, si sono commosse perché quasi incredule.
Lavorando su questi punti e trovando il reale problema, pian piano i sintomi per la quale sono arrivati scompaiono e la persona comincia a stare meglio.
Rispondi a queste domande per capire se soffri della Sindrome dell’Impostore
- Quando hai successo in qualcosa pensi che sia dovuto alla fortuna?
- Vai in crisi quando ricevi una critica costruttiva?
- Sminuisci i tuoi successi?
- Senti il bisogno di giustificarti quando ti fanno un complimento?
- Metti in dubbio il tuo talento?
- Provi vergogna a parlare dei tuoi successi?
- Hai costantemente paura di sbagliare e a volte ti senti sbagliato?
- Ti senti spesso non all’altezza della situazione?
- Capita di delegare il compito ad altri e poi ti rendi conto che lo avresti svolto meglio tu?
- Pensi di ingannare chi crede veramente in te?
Se hai risposto ‘Si’ ad almeno 7 domande probabilmente soffri della Sindrome dell’Impostore
Consigli per superare la Sindrome dell’Impostore
La buona notizia è che non sei pazzo e sei in ottima compagnia, molte persone soffrono di questo fenomeno! Ecco qualche consiglio per gestire questo stato d’animo al meglio.
- Identifica il pensiero negativo e chiediti, da 0 a 100, quanto credi in questa voce. Identifica poi il pensiero positivo dell’altra parte (esempio: penso che non merito questo posto di lavoro e ci credo 90, cosa pensa il 10?).
- Ripetiti che la voce svalutante è una sensazione ma non è la verità, riconoscilo come tale.
- Tutti possono sbagliare, ma questo non significa essere sbagliati.
- Il tuo valore non dipende da ciò che fai, ma da ciò che sei.
- Sii obiettivo quando ti confronti con gli altri: scoprirai che anche l’altro ha le sue insicurezze e che la perfezione non esiste.
- Il mondo non è diviso in due (capaci e incapaci), ma ci sono tante sfumature.
- Accetta i tuoi limiti, non accontentarti ma non puntare all’irraggiungibile.
- La vita è fatta di successi e di insuccessi e proprio questi ultimi sono quelli che ci faranno crescere. Se non sbagli rimani dove sei ma non evolverai più di tanto. È proprio dalle crisi che nascono le opportunità.
- Prova a rispondere ‘grazie’ ad un complimento e osserva l’effetto che ti fa.
- Scrivi su un foglio le tappe e i traguardi raggiunti e quando hai pensieri negativi rileggile.
- Se questo non ti basta chiedi aiuto ad un professionista esperto per capire le cause.
Emdr e Sindrome dell’Impostore
L’Emdr è una tecnica psicoterapeutica che serve ad elaborare e superare esperienze traumatiche e, di conseguenza, cognizioni negative ad esse associate. Per saperne di più visita questo link.
Andando a ricercare la causa della Sindrome dell’Impostore è possibile lavorarci con l’emdr per sradicare definitivamente il problema.
Dott.ssa Pamela Busonero
Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21
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