Pamela Busonero, Psicologa e Psicoterapeuta

  1. Home
  2.  » 
  3. articoli
  4.  » Ritrovare la vitalità dopo una relazione tossica

Ritrovare la vitalità dopo una relazione tossica

da | articoli

Vitalità dopo una relazione tossica (Anche se adesso ti sembra lontanissima): è possibile?

Ci sono periodi della vita in cui la vitalità sembra svanire del tutto.
Quella spinta profonda che ti fa sentire viva, presente, capace di lasciarti attraversare dalle emozioni, dai colori, dal profumo del vento sulla pelle.

È come se tutto diventasse piatto.
Il corpo non risponde.
La mente è confusa.
L’anima è stanca.

Questo accade spesso dopo la fine di una relazione tossica.
Una relazione che ha lasciato segni invisibili, ma profondi.
Ferite che non si vedono, ma che modificano il modo in cui si abita il proprio corpo.

Quando la relazione ti ha portata lontano da te

In una relazione tossica, si impara a sopravvivere.
A trattenere il respiro.
A camminare sulle uova.
A mettere da parte i propri bisogni, le proprie emozioni, il proprio spazio vitale.

Il corpo, a un certo punto, si spegne.
Lo fa per proteggersi.
Perché ha imparato che sentire — troppo, troppo intensamente, troppo liberamente — può far male.
E allora si chiude. Si irrigidisce. Si stacca.

E quando quella relazione finisce, rimani lì, tra le macerie.
Con il cuore frantumato, con il corpo vuoto, e con un’unica, dolorosa domanda:
Tornerò mai a sentirmi viva?”

La risposta è sì. Ma non subito. E non come prima.

La vitalità, dopo una relazione tossica, non si accende a comando.
Non risponde agli ordini. Non si forza.
Ha bisogno di tempo. Di spazio. Di silenzio.

Ritrovare la vitalità significa, prima di tutto, guarire la connessione con te stessa.
Non correre verso qualcosa da provare…
ma tornare a casa nel tuo corpo, un po’ alla volta.

Il corpo non si “guarisce”. Si ascolta.

Non sei rotta. Non c’è niente di sbagliato in te.
Il tuo corpo ha semplicemente fatto quello che doveva per proteggerti.

Ora, lentamente, puoi tornare a camminare verso di lui.
Con rispetto. Con amore. Con delicatezza.
Non per ottenere qualcosa,
ma semplicemente per sentire di nuovo che ci sei.

La natura come prima alleata

Se il corpo ti sembra ancora troppo carico, troppo confuso, troppo doloroso…
affidati alla natura.
Cammina nei boschi, metti le mani nella terra, ascolta il suono delle onde.

La natura ha un ritmo che guarisce.
Non chiede nulla. Non giudica.
Ti insegna a respirare di nuovo.
A ritrovare la lentezza.
A sentirti parte di qualcosa di più grande.

È lì che la vitalità, un giorno, tornerà.
Forse in forma di voglia di danzare.
Di cucinare qualcosa solo per te.
Di vestirti con un colore acceso.
Di cantare sotto la doccia.
Di sentire che sei viva, senza dover fare nulla di speciale.

Esercizio: “Il ritorno al corpo attraverso i sensi”

Oggi voglio proporti un piccolo, ma potente esercizio per ritrovare la vitalità dopo una relazione tossica.

Serve per rientrare nel corpo in modo delicato, attraverso i cinque sensi, per risvegliare la percezione e la presenza.

Prima di cominciare procurati:

  • Una candela o una luce calda
  • Un piccolo oggetto naturale (una foglia, un sasso, un fiore)
  • Una musica strumentale rilassante
  • Un tè caldo o un frutto che ti piace

Quando hai tutto l’occorrente, leggi questa frase ad alta voce o interiormente:
“Non devo sentire niente di particolare. Non devo forzarmi. Questo è uno spazio sicuro dove posso semplicemente esserci. Il mio corpo è il mio rifugio. Un passo alla volta, posso imparare a tornarci.”

Fasi dell’esercizio:

  1. Vista – la luce:
    Accendi la candela. Fissa la fiamma per qualche minuto.
    Osserva come si muove. Nota i colori, i riflessi. Respira lentamente.
  2. Tatto – l’oggetto:
    Prendi in mano l’oggetto naturale.
    Accarezzalo lentamente.
    Come se non lo avessi mai toccato prima.
    Nota la consistenza, la temperatura, la forma.
  3. Udito – la musica:
    Metti una musica strumentale molto lenta e morbida.
    Chiudi gli occhi.
    Lascia che le note entrino nel corpo.
    Non serve “capire” nulla. Solo sentire.
  4. Olfatto – il profumo:
    Annusa il tè o il frutto.
    Inspira a fondo.
    Lascia che il profumo si espanda nel petto.
    È un gesto piccolo, ma potente.
  5. Gusto – la presenza:
    Assaggia lentamente.
    Mastica con consapevolezza.
    Nota le sensazioni, la temperatura, i sapori.
    Ogni piccolo gesto ti riporta qui.

Ripetilo ogni giorno, o ogni volta che senti di essere troppo distante da te stessa.

Un percorso per tornare a te

Se senti che è arrivato il momento di ricostruirti, con qualcuno al tuo fianco che sappia davvero cosa vuol dire uscire da una relazione tossica, voglio raccontarti del mio percorso di 10 settimane pensato proprio per questo.

Non è un percorso qualsiasi. È stato costruito con cura, passo dopo passo, per accompagnarti dalla confusione alla chiarezza, dal dolore alla ricostruzione, dalla paura alla libertà interiore.

Insieme lavoreremo su:

  • la rielaborazione profonda della relazione e delle sue ferite,
  • lo scioglimento dei legami tossici attraverso l’EMDR mirato,
  • il recupero dell’autostima e dei confini personali,
  • il ritorno alla connessione con il tuo corpo, la tua intuizione, il tuo valore.

È un percorso intenso, ma sicuro. Pensato per chi è pronta a scegliere sé stessa, anche se fa paura.
Per chi vuole tornare a respirare a pieni polmoni, sentirsi viva, e non solo sopravvivere.

In questo link troverai tutte le informazioni e i dettagli:
 Scopri il percorso di 10 settimane per uscire da una relazione tossica

1 Star2 Stars3 Stars4 Stars5 Stars (No Ratings Yet)
Loading...

Dott.ssa Pamela Busonero

Psicologa Psicoterapeuta, riceve a Firenze in Piazza Indipendenza 21

Guarda su maps

 Altri articoli

Come spiegare una relazione tossica a chi non l’ha vissuta

Come spiegare una relazione tossica a chi non l’ha vissuta

Come spiegare una relazione tossica a chi non l'ha vissuta La Difficoltà di Farsi Comprendere Molte delle mie pazienti, vittime di relazioni tossiche, mi raccontano quanto sia stato difficile far capire agli altri cosa stavano vivendo. Spesso si sono sentite sole, non...

Trigger Emotivi: Quando il Passato Risveglia il Presente

Trigger Emotivi: Quando il Passato Risveglia il Presente

Trigger emotivi, cosa sono Molti dei miei pazienti arrivano in terapia con una sensazione di disagio che faticano a spiegare. Mi raccontano di situazioni quotidiane in cui si sentono sopraffatti da emozioni intense e sproporzionate rispetto all'evento scatenante. Una...

Violenza Assistita

Violenza Assistita

Violenza Assistita: un silenzioso trauma infantile Scrivere questo articolo mi sta particolarmente a cuore perché, nel mio lavoro con persone che hanno subito abusi da parte del partner, emerge spesso un dettaglio comune: molte di loro, da bambine, hanno vissuto in...

Figli di genitori narcisisti

Figli di genitori narcisisti

Figli di genitori narcisisti: il peso di una ferita invisibile Spesso le persone si rivolgono a me per lavorare sulle conseguenze di relazioni con partner abusanti. Raccontano storie di dolore, manipolazione e senso di vuoto. Tuttavia, esplorando più a fondo, emerge...

Essere l’amante di un manipolatore: essere invisibili a sé stesse

Essere l’amante di un manipolatore: essere invisibili a sé stesse

Essere l’amante Nel 2010 avevo iniziato da pochi anni la mia carriera da libera professionista. Tra le tante storie che ho ascoltato, ce n’è una che ancora oggi ricordo nitidamente. Fu uno di quei casi che, pur essendo complesso, mi insegnò tanto e mi aiutò a crescere...

0 commenti

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.